Il venerdì Santo a Messina
Pubblicato da Vito Zingale in Feste e tradizioni · 25 Marzo 2016
Tags: Venerdì, Santo, Messina, Sicilia
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Una delle processioni più sentite e suggestive a Messina è quella delle “Barette”, il Venerdì Santo, regolata da un comitato di undici battitori composto dai rappresentanti delle famiglie che hanno il preciso compito di curare una varetta e guidare i portatori durante il corteo processionale.
Le “Barette” escono dalla chiesa del Nuovo Oratorio della Pace in via 24 Maggio e, nello stesso luogo, vengono custodite durante l’anno. Si tratta di una manifestazione religiosa che risale al 1610. I gruppi statuari, realizzati in varie epoche, sono in cartapesta, gesso e legno. Particolarmente suggestiva è quella del "Cristo che cade sotto il peso della Croce", realizzata in cartapesta nel primo Settecento dal ceroplasta messinese Giovanni Rossello, rifatta dopo il 1908, e, quella dell’"Ultima Cena", di Matteo Mancuso, del 1846, anch’essa rifatta sullo stesso modello dopo il terremoto. Altre “Barette” di pregio sono l’”Orazione nell’Orto”, il “Cristo flagellato” (sec. XVIII), l’”Ecce Homo” (sec. XVIII); il “Crocifisso”; L’”Addolorata”; il “Cristo nella bara”; la “Pietà”, tutte in cartapesta con la testa in legno. Nel 1801 vennero introdotti nel corteo processionale il picchetto armato e la banda musicale militare, che si mantennero fino al 1866 per poi essere sostituiti dai Vigili Urbani; da allora, la processione si svolge il pomeriggio del Venerdì Santo. LINK